Mi chiedo come mai per alcuni clienti, ad un tratto, sembra apparire una data in cui il mondo è come se dovesse implodere.

Ma poi penso che forse è solo la stanchezza di vivere in un luogo che detesti e che non ti appartiene più, perché vuoi cambiare.

Così mi paracaduto sul posto e trovo effettivamente una situazione disastrosa e aggiungerei insostenibile sotto il profilo della vivibilità

Un panorama mozzafiato, un volo sul mare.. con un ulivo piantato (erroneamente) proprio per eliminare questa prospettiva, come mai?

Pare sia una zona ventosa a loro dire, ma non voglio credere sia questo il motivo di questa scelta,discutibile.. la prima mossa è già decisa, spostarlo.

Inizio il progetto e presento il tutto con la velocità richiesta.

“Togliamo subito l’esemplare di ulivo e mettiamoci la piscina per dare continuità visiva all’elemento acqua”, suggerisco senza dare possibilità di controbattere..

Creo una pavimentazione per migliorare la distribuzione degli spazi e cerco di risolvere il problema dei salti quota.

Durante la progettazione il cliente ha preferito sostituire la pavimentazione in legno con un gres da esterno (non commento), giudicate voi..

Inizia così lo scavo per la piscina, difficilissimo per altro perché in spazi limitati.

Ma i miei occhi sorridono perché in mezzo alla terra rotolano delle rocce che nella logica del riuso saranno fondamentali.

Fatto lo scavo ed installata la piscina in resina, realizziamo la pavimentazione con altrettante difficoltà a causa del minuscolo accesso al giardino

Con enormi sacrifici,realizziamo la pavimentazione

e volarono tutti felici e contenti.